Questo reportage fotografico è il tentativo di raccontare, attraverso una serie di fotografie, momenti di quotidianità di persone con autismo e il loro modo di relazionarsi con gli altri: con i genitori e con i fratelli, con gli educatori o con la fotografa stessa.
Per fotografare queste persone con sindrome dello spettro autistico mi sono dovuta avvicinare a loro in modo sempre diverso: ho dovuto far ascoltare il click della mia macchina fotografica a Simone un po’ di volte, perché lui si abituasse a quel rumore e mi sono dovuta arrampicare su un albero per raggiungere chi non voleva scendere. Ho dovuto prendere il ritmo di chi continuava a dondolarsi, e ho dovuto usare una mano sola, anche se questo significava rischiare di avere una foto mossa, perché qualcuno non voleva lasciarmi andare.
Ho deciso di realizzare questo reportage perché penso che nelle persone con autismo ci sia qualcosa di poetico e tragico al contempo, un mondo nascosto, fatto di sguardi sfuggevoli o a tratti insistenti, di crisi e di talenti, di affetto e di tormenti, che forse la fotografia sarebbe riuscita ad esprimere e a raccontare.
Nelle antiche credenze popolari l’autismo era attribuito alle fate che si pensava sostituissero di nascosto i propri figli con quelli umani. Oggi è considerato una sindrome comportamentale, causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato: ha una prevalenza di 1 caso ogni 1000 e colpisce i maschi in misura maggiore rispetto alle femmine. La persona che ne è affetta manifesta un comportamento caratterizzato da una marcata diminuzione dell’integrazione socio-relazionale e della comunicazione con gli altri ed un parallelo ritiro interiore. Si manifesta quasi sempre entro i primi 3 anni di vita e se i sintomi possono inizialmente sembrare simili alle caratteristiche dell’introversione, col passare del tempo si rivelano come comportamenti notevolmente anomali e incomprensibili che espongono la persona a un alto rischio di isolamento sociale, dovuto a gravi alterazioni in varie aree funzionali. Le persone autistiche hanno difficoltà ad instaurare un contatto visivo diretto e manifestano un’apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri. Tendono ad isolarsi e si mostrano emotivamente indifferenti agli stimoli o talvolta ipereccitabili agli stessi. È una condizione permanente che accompagna il soggetto per tutta la vita, ma le caratteristiche del deficit sociale possono migliorare nel tempo con un adeguato trattamento ad ampio raggio. Una persona autistica ha bisogno di diagnosi e presa in carico abilitativa precoce ed intensiva, con trattamenti continuativi e mirati per acquisire e mantenere abilità, aumentare autonomie, comunicazione, integrazione e adattamento sociale.
Dal mio reportage “Stories About Autisme” è nata una multivisione grazie alla collaborazione con Giacomo Cicciotti.
Il nostro lavoro è stato premiato con la Medaglia d’ oro della FIAP (Féderation Internationale de l’ Art Photographique) in occasione di un concorso internazionale in South Africa.
Regia - Giacomo Cicciotti
Idea/Soggetto - Giacomo Cicciotti Giulia Molinari
Fotografia - Giulia Molinari
Colonna sonora - A day in a time - M.Herbert
Montaggio - Giacomo Cicciotti
Autore Testi - Giulia Molinari
Altri risultati ottenuti dalla Multivisione:
6°posto tappa CF “Il Palazzaccio” di San Giovanni in Persiceto (Bologna)
7°posto tappa CF “Gruppo 98” di Caorso (Piacenza)
15°posto tappa Associazione "Cortona Photo Academy" di Cortona (Arezzo)
1°posto tappa CF "Desiano" di Desio (Milano)
2°posto tappa GF “Lo Scatto” di Garda (Verona)
4°posto tappa GF “Famiglia Legnanese” di Legnano (Milano)
8°posto tappa Ass. Fotoamatori “Francesco Mochi” di Montevarchi (Arezzo)
11°posto tappa Gruppo Fotoamatori “Sestesi” di Sesto San Giovanni (Milano)
11°posto tappa Fotocineclub “Foggia” di Foggia
2°posto tappa Foto club “Immagine” di Merano (Bolzano)
3°posto assoluto nella classifica generale del circuito.
Commento giuria di Desio:
"Gli autori hanno saputo raccontare con estrema sintesi e l’uso sapiente delle immagini in bianco e nero un mondo - per citare le parole degli autori …- che sembra solo fatto di sguardi bassi e silenzi” ma che hanno contribuito a trasformare l’opera in una piccola poesia."
Il reportage completo è composto da più di 30 fotografie.
Esposizioni:
2016 presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria, Genova
2017 presso Palazzo Ducale, Genova
2017 presso Auditorium San Francesco, Chiavari.
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